Conformemente alla Lista del doping certi potenti analgesici sono proibiti, mentre altri sono consentiti. Oltre allo status in materia di doping, non bisogna sottovalutare gli effetti collaterali degli antidolorifici, bisogna pertanto evitare qualsiasi uso improprio. Qualora, per specifiche finalità terapeutiche, fosse indispensabile l’uso di analgesici oppioidi (narcotici), proibiti in base alla Lista del doping, si dovranno osservare le disposizioni relative all’Esenzione a fini terapeutici (EFT).

Ci sono vari tipi di antidolorifici, che differiscono per effetto, potenza, campo di applicazione e status di interdizione in materia di doping. La Lista del doping vieta gli analgesici oppioidi (narcotici), che giuridicamente sono classati come stupefacenti. Tra le suddette sostanze figurano ad esempio la morfina, il fentanil, l’ossicodone e, dal 2024, anche il tramadolo. Gli antidolorifici più deboli, come ad esempio il paracetamolo o gli antinfiammatori (p. es. l’ibuprofene o il diclofenac) non sono proibiti dalla Lista del doping. Non si dovrebbe tuttavia farne uso inconsiderato, poiché implicano notevoli rischi per la salute.

Verificate sempre lo status in materia di doping dei medicamenti, consultando la Banca dati dei medicamenti DRO Global.

In base a vari rapporti si constata un uso accentuato di antidolorifici — sia nello sport di massa che nello sport agonistico. Tra gli sport menzionati figurano ad esempio il calcio, il ciclismo e la maratona. Da uno studio dell’Agenzia nazionale antidoping della Germania risulta che circa un terzo dei giocatori di calcio assume regolarmente antidolorifici.

L’assunzione preventiva di antidolorifici, stando a quanto spiegano le sportive e gli sportivi che ne fanno uso, servirebbe a evitare infortuni o indolenzimenti muscolari. La soppressione del dolore costituisce un ulteriore motivo per l’uso degli antidolorifici, perché in tal modo possono continuare a essere attivi sportivamente. A volte le sportive e gli sportivi partecipano all’allenamento e alle competizioni nonostante abbiano subito un infortunio. Un numero considerevole di atlete e atleti assumono antidolorifici, perché non vogliono rinunciare alle competizioni. Tuttavia, si è potuto provare che l’assunzione preventiva di antidolorifici, nonché l’uso dei predetti farmaci per la soppressione del dolore, non hanno gli effetti desiderati. Infatti, detti medicamenti non possono guarire le lesioni alla base del dolore – anzi – gli analgesici possono favorire sforzi eccessivi, provocando gravi danni a lungo termine.

L’assunzione regolare e prolungata o l’abuso di antidolorifici implica notevoli rischi per la salute, motivo per cui è indispensabile che le sportive e gli sportivi, nonché il personale di supporto, si informino debitamente e chiariscano con gli specialisti quali siano gli effetti collaterali e lo schema posologico indicato. Gli antidolorifici dovrebbero essere assunti unicamente in caso di necessità e raccomandati da uno specialista. Se del caso, si dovrebbe prevedere una pausa sportiva.

L’assunzione regolare di paracetamolo e di farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS) possono creare effetti collaterali di grave entità. Il paracetamolo è un antidolorifico e antipiretico. L’assunzione regolare ed eccessiva di paracetamolo può recare danni al fegato. I FANS vengono somministrati soprattutto nel caso di dolori e infiammazioni. L’uso regolare e prolungato di FANS può tuttavia scatenare effetti avversi, come problemi gastro-intestinali, emorragie gastriche, disturbi della funzionalità renale, nonché malattie cardio-vascolari.

Oltre agli antidolorifici comuni, come i FANS e il paracetamolo, in caso di fortissimi dolori, ad esempio dopo gravi infortuni o interventi chirurgici, si ricorre agli oppioidi. Nella Lista del doping gli oppioidi sono elencati nella categoria dei narcotici. Farmaci tipici appartenenti a questa categoria sono ad esempio il fentanil, la morfina, l’ossicodone e il tramadolo. Possibili effetti collaterali sono stipsi, vertigini, sonnolenza o depressione respiratoria. I predetti analgesici possiedono inoltre un elevato rischio di dipendenza fisica e psichica. 

Qualora le sportive e gli sportivi dovessero necessitare di narcotici, proibiti conformemente alla Lista del doping, è imperativo che osservino le disposizioni relative all’esenzione a fini terapeutici (EFT).

L’assistente EFT pone le domande pertinenti e vi aiuterà a stabilire se, quando e a chi occorre indirizzare la domanda di EFT.

«Assistente EFT»

L’iter per l’ottenimento di un’EFT dipende dal momento dell’utilizzo del narcotico e dalla pianificazione della competizione: per l’uso “in competizione” (dalle ore 23:59 del giorno precedente la competizione inclusa l’intera durata della competizione e un eventuale controllo antidoping) vige un altro regolamento rispetto all’uso fuori competizione.

Le e gli atleti inseriti nel Pool di EFT, nonché le atlete e gli atleti di livello interazionale, per un uso di narcotici in competizione devono presentare la domanda di EFT prima di iniziare il trattamento (o in caso di urgenza medica una richiesta d’emergenza). Per l’uso di narcotici fuori competizione, prescritto da un medico, qualora fossero risultati positivi a un eventuale controllo antidoping, le atlete e gli atleti possono chiedere un’EFT retroattiva.

Questo iter vale altresì per i glucocorticoidi vietati in competizione. Per maggiori informazioni in merito rimandiamo alla relativa rubrica nei temi speciali. Ci sono due differenze: l’Agenzia mondiale antidoping (AMA) non specifica i periodi di washout per i narcotici, ad eccezione del tramadolo. Il periodo di washout per il tramadolo è di 24 ore. Qualora la terapia con altri narcotici fosse necessaria unicamente fuori competizione, si dovranno stabilire i periodi di washout con il medico curante. Per la terapia del dolore sussistono criteri specifici per la domanda EFT.

Tema speciale glucocorticoidi

Criteri per la domanda di EFT: terapia del dolore con narcotici (francese)

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