S4 Insulina

Definizione

L’insulina è un ormone peptidico endogeno e fa parte delle sostanze dopanti proibite. Viene secreta dal pancreas in raggruppamenti cellulari specializzati, le cosiddette isole di Langerhans. L’insulina riduce il tasso glicemico (glicemia) e influenza anche il metabolismo dei grassi (lipidi) e degli aminoacidi. L’insulina è l’unico ormone in grado di abbassare il tasso glicemico promuovendo l’assunzione di glucosio (zucchero semplice) nelle cellule e la formazione di glicogeno. Il glicogeno è uno zucchero multiplo (polisaccaride) costituito da unità di glucosio. È la forma di deposito e di riserva del glucosio (per questo viene anche chiamato glicide di riserva), che mette a disposizione dell’organismo l’energia che serve.

Effetto dell’insulina

L’insulina favorisce l’assunzione del glucosio nelle cellule (soprattutto nel fegato e nei muscoli) e la sintesi (produzione) di glicogeno. Questo alla fine provoca un abbassamento del tasso glicemico. L’insulina è l’unico ormone in grado di abbassare il tasso glicemico. Inibisce la decomposizione dei grassi (lipolisi), aumenta l’assunzione degli aminoacidi che regolano il metabolismo e i processi di crescita nell’organismo e proteggono da malattie e sostanze tossiche, e stimola la divisione e la crescita cellulare.

L‘insulina endogena viene prodotta nel pancreas.

Viene secreta nel sangue, distribuita nell’organismo tramite le vie ematiche e si lega ai recettori insulinici. I recettori insulinici vengono prodotti da quasi tutte le cellule. Anche l’insulina somministrata in aggiunta si lega a questi recettori.

La somministrazione di insulina provoca così una riduzione del tasso glicemico, un aumento dell’assunzione di glucosio e aminoacidi e un’inibizione della decomposizione dei grassi (lipolisi) delle cellule.

⬇ Tasso glicemico

⬆ Assunzione di glucosio e aminoacidi

⬇ Decomposizione dei grassi (lipolisi) delle cellule

Diabete mellito

Il diabete mellito è un’affezione metabolica dovuta a insulino-resistenza o a carenza di insulina (insulinopenia) e caratterizzata da un tasso glicemico cronicamente elevato.

Diabete mellito di Tipo 1

Il diabete di Tipo 1 è una malattia autoimmune (autoimmunopatia). Questa malattia insorge quando le cellule beta del pancreas, che producono l’insulina necessaria per la regolazione di zucchero (glicemia) nel sangue, vengono distrutte dal sistema immunitario dell’organismo. Nel diabete di Tipo 1, l’ormone insulina mancante deve essere apportato artificialmente sotto forma di preparati insulinici. La malattia compare frequentemente nei bambini e nei giovani, ma può interessare anche persone di ogni fascia d’età. Le persone affette da diabete di Tipo 1 dipendono per tutta la vita dalla somministrazione di insulina; non esistono ancora, almeno finora, delle possibilità di guarigione.

Diabete mellito di Tipo 2

Nelle persone affette da diabete di Tipo 2 il pancreas continua a produrre insulina, ma in quantità non più sufficiente, oppure l’organismo non riesce più a utilizzarla efficacemente per trasformare lo zucchero nel sangue in energia (insulino-resistenza). Lo sviluppo del diabete di Tipo 2 è favorito da fattori ereditari, da un’alimentazione ricca di grassi, dal sovrappeso e dalla mancanza di movimento. Nella maggior parte dei casi, una combinazione di questi rischi causa la comparsa di questa affezione. Il diabete di Tipo 2 compare, nella maggior parte dei casi, solo dopo i 40 anni. È comunque allarmante che ai giorni nostri un numero crescente di giovani nella fascia d’età tra i 20 e i 35 anni, e perfino in età infantile, sia colpito da questa malattia. Mantenendo uno stile di vita sano ed evitando il sovrappeso si può contrastare ampiamente il rischio di ammalarsi di diabete di Tipo 2.

Effetti collaterali e conseguenze dell’abuso di insulina

L’insulina sintetica inibisce la secrezione dell’insulina endogena. Questo effetto viene chiamato «retroazione negativa».

Il doping con insulina può mettere a repentaglio la vita! Un'overdose di insulina sintetica causa tachicardia, irrequietezza e tremori. Quando il tasso glicemico cala in modo molto consistente, e perciò il sistema nervoso non viene più alimentato con una quantità sufficiente di energia, possono subentrare gravi danni cerebrali. In casi estremi, questi danni possono causare la morte. Con l’abuso di insulina, sussiste inoltre il pericolo di ammalarsi di diabete.

Discipline sportive interessate

L’abuso di insulina è particolarmente frequente nelle discipline sportive che richiedono forza e questa sostanza è spesso abbinata all’uso di steroidi anabolizzanti e ormoni della crescita. Mentre questi ultimi due promuovono lo sviluppo dei muscoli, l’insulina impedisce la perdita di massa muscolare (atrofia muscolare). Inoltre, l’ormone della crescita somatotropina ha l’effetto di ridurre l‘assunzione di glucosio nelle cellule muscolari, riduzione che viene compensata dall‘insulina.

L’uso di insulina sintetica è diffuso anche tra gli atleti che praticano sport di resistenza. Con l’insulina sintetica si accumula nei muscoli una maggior quantità di glicogeno, effetto questo che aiuta a prolungare la durata dello sforzo e la resistenza. Nel corso di una retata effettuata durante il Giro d’Italia del 2001, la polizia trovò nella camera d’albergo del ciclista professionista Marco Pantani una siringa d’insulina. In seguito a ciò, Pantani fu squalificato per otto mesi.